
13 Gen IL VIAGGIO SUL PIANETA BLU
Il 24 Giugno 2060 partii in solitudine alla scoperta di un nuovo mondo. Erano ormai 40 anni che stavo lavorando al progetto della moto del tempo. Quando finalmente riuscii ad ultimarla, non restava che testare il funzionamento della mia opera. Quindi, munito delle adeguate protezioni, salii. Senza perdere tempo infilai le chiavi e con un colpo secco schiacciai il bottone che mi permetteva di controllare il tempo. Improvvisamente fui travolto da innumerevoli fasci di luce e in una frazione di secondo mi ritrovai di nuovo al punto da dove ero partito. Ero convinto che il mio unico spostamento era di dieci centimetri massimo, quindi affranto e deluso tornai nella mia abitazione. Lungo la via del ritorno capii che uno spostamento c’era stato e non di poco. Mi ritrovai in uno scenario post apocalittico, tutto era raso al suolo e la mia casa sparita. Non sapevo dove andare e chi chiamare. All’improvviso sentii alle mie spalle una strana presenza e un respiro caldo sul mio collo. Quando mi voltai vidi un robot-zombi. Preso dalla paura corsi via, ma dopo pochi secondi quella creatura era davanti a me. Dopo aver capito che non voleva farmi del male, salii sulla sua navicella e partii insieme a lui verso il suo pianeta. Arrivato a destinazione rimasi stupito dalla bellezza di quel pianeta dominato dal colore blu per la presenza di numerose bacche. Colpito dall’ospitalità degli abitanti e dalla loro semplicità di vita, presi la decisione di vivere lì.
Matteo Monaco III A