
15 Feb Insieme contro il cyberbullismo
Il 7 febbraio è stata la giornata nazionale contro il bullismo e cyberbullismo ,due gravi problemi della società che colpiscono soprattutto i minori. Il fenomeno del bullismo è ormai noto a tutti, si riferisce a “una forma di comportamento sociale di tipo violento e intenzionale, tanto di natura fisica che psicologica, ripetuto nel corso del tempo e attuato nei confronti di persone percepite come più deboli “ .In questi ultimi tempi,con la diffusione del digitale e dei dispositivi connessi, il fenomeno generale del bullismo ha assunto nuove forme : il “cyberbullismo” (bullismo elettronico). Questo particolare fenomeno viene attuato attraverso i nuovi mezzi di comunicazione come l’e-mail, gli sms, i blog,, i telefoni cellulari e il web in generale. Per capire la gravità di questo fenomeno vediamo quanti tipi di bullismo esistono sul web (Smith et al., 2006).
Flaming: si tratta di messaggi online violenti e volgari che si trovano spesso sui forum, sui gruppi online che servono per aizzare, provocare e ovviamente umiliare i malcapitati.
Impersonation: è conosciuto come lo scambio di persona. In pratica si mandano messaggi fingendosi altro da se stessi per inviare messaggi online o pubblicarli ingannando la persona.
Trickery: si cerca di ottenere la fiducia di un ragazzo o una ragazza per poi fare uno scherzo crudele.
Cyberstalking: come lo stalking, qui si parla di molestie ripetute sul web e di minacce vere e proprie per provocare la paura. Si parla, anche nel caso del web, di un’ossessione pericolosissima.
Doxing: è la diffusione via internet di dati personali e sensibili
Denigration: sparlare di qualcuno è davvero troppo diffuso sul web ed è anche questa una forma di emarginazione ed esclusione di una cattiveria inaudita. In pratica, tramite messaggi o social network si denigra una persona al fine di provocare dolore gratuito e danneggiala pubblicamente.
Cyberbashing: è quando un gruppo di ragazzi maltratta o picchia un coetaneo, ma si aggiunge qualcuno che riprende il tutto facendo un video dell’aggressione e pubblicandolo su internet. Il video viene poi visualizzato da tantissime persone.
Harassment: con questo termine si indicano vere e proprie molestie via web. Ferire qualcuno, e in alcuni casi, si arriva persino alle minacce di morte. È il noto caso della Blue Whale.
Ma le vittime come possono difendersi dal cyberbullo?
Il primo consiglio, e forse anche quello più importante, è di raccontare ai genitori, agli insegnanti o a una persona adulta di fiducia le prepotenze subìte, in modo da valutare se sporgere denuncia alla Polizia Postale e delle Comunicazioni o ai Carabinieri. Alcune volte i ragazzi-vittime tendono a chiudersi per vergogna o paura. Questa però è una situazione che non fa che peggiorare i torti subìti. In secondo luogo non rispondere alle minacce, ma salvare tutti i messaggi, annotare i tempi delle telefonate, i luoghi virtuali della persecuzione, per circostanziare al meglio l’eventuale denuncia.
Il Ministero della Pubblica Istruzione ha messo a disposizione di scuole, genitori e vittime stesse ,una serie di strumenti utili a livello nazionale e regionale. Tra di essi vi segnaliamo:
- Il n° verde 800.66.96.96
- Il sito internet smontailbullo.it
- l’indirizzo mail bullismo istruzione.it
In conclusione vi proponiamo alcune frasi e slogan che vogliono smuovere le coscienze per spingere tutti a dire un sonoro “No” al bullismo e al cyberbullismo, perché tutti hanno il diritto di vivere senza paura.