
03 Mag NO ALL’ABBANDONO DEGLI ANIMALI
Nell’anno 2021 in Italia sono stati abbandonati più di 50.000 cani e 80.000 gatti. Questi animali rischiano di morire sia per la mancanza di cibo e acqua, ma anche perché potrebbero essere investiti o catturati da qualcuno che ha intenzione di maltrattarli. A volte vengono presi dagli adulti semplicemente per far felice il proprio figlio, altre invece “casualmente” navigando su Internet, senza rendersi conto del peso finanziario che potrebbe apportare un nuovo membro nella famiglia. Queste motivazioni costringono i proprietari ad abbandonarli. Se c’è la necessità, gli animali non devono essere lasciati per strada o in qualche campagna, bensì bisogna darli in adozione o portarli al canile.
I cani e i gatti, però, non sono gli unici animali domestici ad essere abbandonati; ci sono anche le tartarughe, gli uccelli, i conigli, i rettili, ecc., ma di quest’ultimi non esistono statistiche precise su quanti siano.
In caso di abbandono, se viene trovato il “colpevole”, non solo si procede con l’arresto (carcere per 1 anno), ma si riceve anche una sanzione di 10.000 euro.
Gli animali non meritano questo, perciò non si deve neanche avere la minima idea di abbandonarli. Immaginate come si possa sentire l’animale che viene abbandonato, soprattutto cani o gatti, lasciati da soli per qualche viale, “pensando che abbiano fatto qualcosa di male per esser cacciati via”, anche se in realtà non è così. Immaginate questi cuccioli mentre guardano il proprio padrone andarsene via per sempre.
Come esempio mi piacerebbe parlare del mio cane: Tao. È stato ritrovato quasi due anni fa a L’Aquila da una volontaria di un canile, vicino a dei bidoni della spazzatura. All’età di circa tre mesi pesava solo 1,300 kg, era denutrito e sul suo muso sono presenti delle cicatrici che testimoniano le sofferenze passate: era stato lasciato lì, a morire da solo nella spazzatura. Chiunque passasse rimaneva indifferente, facendo finta di non aver visto niente e procedendo per la propria strada. Per fortuna questa volontaria, appena lo ha visto, l’ha preso e portato con sé dal veterinario per vedere cosa si potesse fare per lui. Poi l’ha affidato ad un canile e piano piano si è riabilitato. Spesso postavano foto e video affinché qualcuno lo adottasse e invece nessuno lo voleva. Mia sorella, un giorno di maggio, l’ha visto su Instagram e se n’è innamorata subito; ha detto che avrebbe voluto adottarlo a tutti i costi e così è stato. Adesso è con noi ed è felicissimo, un cagnolino iperattivo e giocherellone.
Quando si adottano cani che hanno avuto un passato difficile, si deve sapere che c’è bisogno di disponibilità per prendersene cura e far fare loro dei corsi con addestratori specializzati; è importante saperlo perché c’è il rischio di un ulteriore abbandono.
D’Adamo Denise IIC